La cottura al barbecue può essere eseguita con griglie a gas, a carbone o elettriche.
Se state pensando di acquistare per la prima volta un barbecue occorre leggere quali sono le caratteristiche e i fattori da prendere in considerazione.
La scelta spesso è una questione di gusto, convenienza e temperatura.
Convenienza perché le diverse tipologie di barbecue prevedono diverse gestioni dei tempi e delle procedure di cottura.
La gestione delle cotture elettriche e a gas, prevedono tempi di accensione più veloci e pulizia della griglia dopo la cottura, più semplice.
Le griglie al carbone sono però più convenienti e portatili. Potete grigliare in campeggio, in un giardino, se portatile trasportare il vostro barbecue in qualsiasi luogo, senza necessità di avere attacco all’energia elettrica o trasportarvi la bombola del gas.
Il gusto cuocere con il barbecue a carbone non è solo un modo di cucinare velocemente un pasto, ma spesso un hobby, uno stile di cottura, l’autenticità di dare al cibo un sapore affumicato oltre che grigliato, un gusto che non si riesce ad ottenere in modo uguale nei barbecue a gas o elettrici.
La temperatura è una delle principali differenze del carbone rispetto al gas e all’elettrico.
Il barbecue a carbone può diventare davvero caldo, oltre 350 gradi.
Abbiamo chiesto all’esperto in cottura al barbecue Domenico Elicio, team leader della squadra sportiva All You Can Smoke di raccontarci tutti i dettagli tecnici delle diverse tipologie di barbecue.
Ti seguito le sue considerazioni:
“Il mio primo acquisto fu un barbecue a gas usato e acquistato a dicembre 2005. Fu proprio un colpo di fulmine per me che, avendo grigliato con mio padre sin da piccolo usando la carbonella, ora potevo iniziare anche io ad utilizzarlo, anche abitando in un condominio, un nuovo sistema di cottura con coperchio anziché una semplice griglia.
Mi si aprì un mondo nuovo, anche grazie al mio mentore e maestro Marco Agostini che, partecipando alle sue Accademy, mi ha trasferito l’amore , passione e nuove tecniche di cottura al barbecue.
DISPOSITIVI A GAS
Questi dispositivi in versione rettangolare che sferici hanno il vantaggio di essere molto pratici, infatti sono già pronti per la cottura in pochi minuti.
Strutturalmente hanno dei bruciatori posti in parallelo alla superficie di cottura e ciascuno può essere attivato in modo separato e con la potenza necessaria grazie a delle manopole regolabili.
Basta aprire il gas della bombola premere il piezo e il barbecue e’ pronto.
Mi capita spesso in settimana di tornare a casa la sera e velocemente attivare il barbecue a gas per cuocere petti di pollo, orate e branzini o verdure miste grigliate per un risultato eccellente, cotture succose morbide e saporite. Mia moglie e’ felicissima per questo!
Per l’uso della bombola nessun problema sono ormai tutte testate a norma di sicurezza.
Suggerisco l’utilizzo di un nuovo tipo bombole in vetroresina, sono più leggere avendo il vantaggio di poter controllare il livello di consumo di gas, per non rimanere senza a fine cottura con gli amici.
Mi è capitato una volta e non è una cosa molto bella.
In caso non le dovreste trovare, le normali bombole in lamiera di acciaio vanno benissimo.
Suggerisco inoltre di prendere una bombola piccola di scorta per le emergenze; in questo modo non rimarrete mai a piedi.
DISPOSITIVI A CARBONE
I sistemi a carbone sono molto più semplici come costruzione e hanno un rapporto diretto con l’uso del fuoco.
La differenza sta proprio qui nella capacità gestione del carbone/calore e nel piacere di farlo con amici in serate conviviali o con la propria famiglia.
Occorre pero’ avere a disposizione uno spazio all’aperto, un piccolo giardino, un cortile perché per procedere con la fase di accensione del carbone, che procura in fase iniziale un fumo nero, in condominio e’ sconsigliato.
Una differenza sostanziale sta nel maggior tempo che occorre per preparare un dispositivo a carbone rispetto al gas.
Per accendere un dispositivo a carbone occorre preparare, con un cestello specifico (ciminiera), le braci, che una volta pronte, vanno rovesciate nella base del dispositivo e saranno la nostra fonte di calore per la cottura.
(vedi foto sotto un sistema comodo per attivare la ciminiera appoggiandola sulla griglia del barbecue per evitare di sporcare).
Non avremo una manopola per regolare il calore, come nei dispositivi a gas, ma sarà solo la nostra capacità a governare il calore sprigionato dalle braci.
Nei barbecue più tecnici, per esempio il Big Green Egg, l’aria e il fumo sono regolati da un sistema di flusso brevettato.
Il Draft Door e il Dual Function Metal Top fungono da prese d'aria che regolano la quantità di aria che entra e esce dal BIG GREEN EGG.
Il Draft Door determina l'intervallo di temperatura (in particolare il limite superiore), dove il Dual Function Metal Top viene utilizzato per ottenere regolazioni più precise all'interno di un grado.
Esistono dei barbecue dove la regolazione del calore viene eseguita da una ventola che soffia direttamente aria attraverso il carbone e permette una facile regolazione del calore. La stessa accensione del barbecue è veloce. Viene inserito un gel che permette l’accesione della fiamma e il carbone è racchiuso in un contenitore chiuso all’interno del barbecue. Il grasso della cottura non raggiunge mai la carbonella e non genera né fiamme e né fumo.
Il barbecue LotusGrill permette una facile gestione della cottura, del calore e delle braci.
Una differenza sostanziale che ho incontrato nell’uso del dispositivo a gas è quando ho voluto iniziare con le cotture low & slow (bassa temperatura per più tempo di cottura) di pezzi di carne come il Brisket (punta di petto) e il pulled pork (maiale sfilacciato).
Questi pezzi di carne vanno affumicati con tipi di legni diversi (es. ciliegio) per dare quella nota aromatica particolare.
Con i dispositivi a gas l’operazione di affumicatura è un pò limitata, anche se lo sviluppo tecnico degli stessi sta avanzando a vista d’occhio .
Con l’uso di accessori ad hoc (smoking box) e possibile affumicare, ma solo in modo leggero o appoggiando un pezzo legno avvolto da stagnola e posto sulle barre quindi sotto la fonte di calore.
E’ per questo che mi sono dotato anche di un dispositivo a carbone da usare in campagna dai miei suoceri, dove posso affumicare l’intera Val Nure nel Piacentino.
Per riassumere i dispositivi a gas e carbone sono complementari e utilizzabili in base al contesto richiesto.
Il risultato finale di cottura tra i due si discosta dall’utente medio per l’affumicatura.
DISPOSITIVI ELETTRICI
Questi dispositivi non vanno confusi con le classiche bistecchiere, ma sono simili ai dispositivi a gas e carbone.
La differenza è solo nella potenza espressa di calore emesso.
Questi dispositivi non sono studiati per le cotture indirette, ma solo per le dirette con coperchio aperto o chiuso.
Sono comunque disponibili in commercio anche dei deflettori utili a veicolare il calore all’esterno, per permettere una sorta di indiretta.
La fonte di calore consiste in una serpentina che copre tutta l’area di cottura.
La differenza con altri dispositivi sopra descritti e’ sostanzialmente quella del maggior tempo che occorre per portare in temperatura piastre in ghisa o altri accessori .
Non è da trascurare l’alto costo dell’energia elettrica che occorrente per portare a termine alcune cotture, oltre al rischio del salto del contatore per il tetto di carico con l’utilizzo di altri elettrodomestici.
Cristina Passarotto